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Foto Appiano Gentile:
2012, 2009, 2008
La meridiana

Appiano Gentile è situato nella Lombardia nella Provincia di Como. Il 26 dicembre si festeggia il Patrono, Santo Stefano. Tra gli edifici religiosi: Chiesa della Fontana; Chiesa del Lazzaretto; Chiesa romanica di San Bartolomeo al Bosco.

Confina con i comuni di: Tradate, Lurate Caccivio, Lurago Marinone, Carbonate, Castelnuovo Bozzente, Beregazzo con Figliaro, Bulgarograsso, Veniano, Guanzate e Oltrona di San Mamette. E' a circa quindici chilometri da Como.

Indice

Dove Mangiare

  • Ristorante Tarantola, Via della Resistenza, 29. Tel. 031-930990. Chiuso lunedì sera e martedì.

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale, Via Baradello, 6

Complessi Bandistici

  • Corpo Musicale Appianese

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • As.V.A.P. 8 Olgiatese e Bassa Comasca, Via Milano, 3
  • Fondazione Bellaria, Via Mte Carmelo, 22
  • S.O.S. Associazione Volontaria, Via Vittorio Veneto, 6/A
  • Sprofondo Associazione Promozione della Pace e Diritti dei Popoli, Via Mazzini, 24

Alberi Monumentali

In Via San Martino vi è un cedro dell'Atlante alto 20 metri e con un circonferenza di più di 11 metri.

Lapidi Commemorative

Memorie Storiche

Il libro Antiquario della Diocesi di Milano (1828) così riporta:

APPIANO. Su di elevato colle sorge questo nobil borgo, fortificato nel 1160 contro il Barbarossa, a cui erano favorevoli gli abitanti del vicino Seprio. La chiesa maggiore fu fatta rifabbricare da s. Carlo sul disegno dell'architetto Pellegrini, e consacrata nel 1634 dai vescovo di Bobbio. V'erano 22 canonici divisi in gerarchia, che s. Carlo voleva che fossero ridotti a sei. Il di lui successore (Gaspare Visconti) ne soppresse 12 per formare la massa residenziale; uno ne unì alla prepositura, uno alla teologale, e il vescovo di Como qual legato apostolico ne rimise due. Il proposto ai tempi di s. Carlo conferiva ancora i beneficj della sua Pieve.

La chiesa è ricca di reliquie date dal cardinal Federico Borromeo, dal principe d'Ascolì e dal sig. Caprino cameriere di Rodolfo II imperatore. Pio IV, che qui avea una casa, indi posseduta dai signori Biumi, diede alla chiesa un'indulgenza in forma di Giubileo per il giorno del Corpus Domini e di s. Stefano titolare. Nella chiesa di s. Barlolomeo al Bosco avvi un'urna sepolcrale, riferibile, secondo l'Alciati, all'età romane: altri vogliono che il nostro arcivescovo Valperto facesse adattare quell'urna per deposito de' suoi genitori, e ponesse un epigramma, che vi si legge, fatto secondo lo stile del secolo decimo.

La nobile famiglia Appiana, descritta nella matricola degli Ordinarj, ebbe da qui origine, e diede alcuni proposti a questo borgo. Il mercato che si fa in Appiano ebbe principio per privilegio del re di Spagna Filippo IV datato da Madrid li 24 agosto dell'anno 1661, e riconfermato ad istanza del sig. conte Carlo Litta l'anno 1740, il quale per investitura 14 giugno 1739 era feudatario del borgo. Verso la metà dello scorso secolo fu devastato quel territorio dalla grandine per il corso di varj anni. Poco discosto da Appiano eravi un vicariato o piuttosto un ospizio di Carmelitani dell'Osservanza, eretto l'anno 1492 essendo stati comperati alcuni pezzi di terra a quest'oggetto. Vi stavano quindi alcuni religiosi con un vicario; ma affittati di poi i beni, non vi rimase più alcun religioso, e la chiesa venne officiata da preti secolari.